Federica Molly
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Federica Molly

18 Marzo 2019


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Quando bisogna cambiare il materasso?

Siamo abituati ad avere materassi che durano anni, e spesso lo consideriamo come un bene necessario, che però non ha bisogno di essere cambiato molto spesso. In effetti, non sempre è facile capire quando occorre cambiare il materasso, perché capire il suo stato reale non è così semplice. Tuttavia, quando il materasso non permette più un riposo ideale, o mostra segni di cedimento (che possono essere più o meno visibili), occorre senza dubbio cambiarlo. Naturalmente, molto dipende anche da una corretta manutenzione e rotazione dei materassi stessi, nonché dalla qualità costruttiva e dai materiali utilizzati.

Quando bisogna cambiare il materasso?
Quando bisogna cambiare il materasso?

Ogni quanto occorre cambiare materasso?

Come anticipato, non è possibile dare una risposta assoluta, valida per tutti i casi. La durata e la resistenza del materasso dipendono infatti da tante diverse variabili, che rendono difficile dare delle regole generiche per la sua sostituzione. Certamente bisogna prendere in considerazione:

  • La qualità generale del prodotto, che dipende dalla qualità costruttiva e dei materiali scelti. Ecco perché Mollyflex sceglie solo i materiali migliori e realizza prodotti di altissima qualità;
  • La frequenza d’uso: ad esempio possono ad esempio capitare lunghi periodi in cui non dormiamo sul nostro materasso o, se ne abbiamo uno matrimoniale, dormiamo solo da una parte;
  • La corporatura e i movimenti di chi dorme;
  • La manutenzione che viene dedicata e la rotazione, che va fatta almeno ogni 6 mesi.

Sulla base di questi fattori, un materasso di buona qualità può durare all’incirca 10 anni; sempre che venga fatta un’adeguata manutenzione.

Come capire quando cambiarlo?

Non provando spesso materassi o letti nuovi, è difficile avere un metro di paragone per capire quando un materasso va cambiato. Non ci si può nemmeno basare sulla comparsa di evidenti irregolarità esteriori, come danni, avvallamenti, strappi, protuberanze: possono infatti verificarsi cedimenti o usure interne, non visibili a occhio nudo. Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche l’aspetto igienico-sanitario: con il passare del tempo il rischio della presenza di batteri e acari aumenta, perché elementi come sudore, polvere, particelle organiche (che sono il terreno favorevole per questi batteri) si accumulano.

Il modo migliore per capire se occorre cambiare il materasso è basarsi sulla propria esperienza di riposo. Ci sono infatti molti segnali, derivanti dalla qualità del riposo, che possono indicare se è ora di un cambio. A parte eventuali condizioni patologiche o predisposizioni, occorre infatti fare caso a un eventuale aumento di:

  • Risvegli notturni;
  • Comparsa di dolori articolari, alla schiena, agli arti;
  • Sensazione di riposo spiacevole, stanchezza mattutina, difficoltà ad addormentarsi.

Quando questi fattori si presentano insieme, o più frequentemente rispetto al solito, bisogna iniziare a pensare seriamente di sostituire il materasso con uno nuovo.